Il Contrasto di Freddo e Caldo
. . . Negli ospedali che applicano la terapia cromatica, le caratteristiche psico-fisiche delle tinte
fredde e calde hanno un ruolo essenziale. Dal disco cromatico risulta che il giallo è il colore più chiaro,
mentre il viola è il più scuro, cioè fra questi due colori esiste il più forte contrasto di chiaro-scuro.
A destra e a sinistra dell'asse giallo-viola stanno il rosso-arancio e il verde-blu, cioè le due polarità
del contrasto di freddo-caldo.. Il rosso-arancio o rosso di Saturnio è il colore più caldo, il verde-blu o
Ossido di Manganese il più freddo. Il giallo, giallo-arancio, arancio, rosso-arancio, rosso e rosso-viola
si definiscono comunemente caldi, mentre il giallo-verde, verde, verde-blu, blu, blu-viola e viola si
definiscono freddi. Una distinzione sifatta è però insidiosa in quanto può condurre a delle soluzioni
errate. Pur essendo il bianco e il nero i poli estremi del chiaro e dello scuro, i grigi hanno un valore
chiaroscurale solo relativo, che muta a soconda del loro contrasto con toni più chiari o più scuri. Allo
stesso modo, mentre il verde-blu e il rosso-arancio, in quanto poli del freddo e del caldo, mantengono un
valore fisso, i colori scalati fra essi assumono un valore di freddo o di caldo solo in rapporto con toni
più caldi o più freddi.
Possiamo enunciare anche in modo diverso il contrasto termico dei colori, e
precisamente come polarità di:
freddo-caldo
ombreggiato-soleggiato
trasparente-opaco
riposante-eccitante
sottile-denso
celeste-terrestre
vicino-lontano
leggero-pesante
umido-asciutto
Queste coppie di opposti danno un'idea delle grandi possibilità espressive consentite dal contrasto di
freddo e caldo, che infatti permette di realizzare effetti altamente pittorici, e di creare un'atmosfera
irreale, ricca di musicalità. In un paesaggio gli oggetti lontani appaiono di colore più freddo a causa
degli strati atmosferici interposti. Il contrasto di freddo e caldo ha così la possibilità di suggerire la
vicinanza o la lontananza. E' dunque l'essenziale strumento per rendere la prospettiva e l'illusionismo
plastico.
La fig. 16 rappresenta il contrasto freddo-caldo nella polarità del rosso-arancio e verde-blu. Nella fig.
17 i colori sono gli stessi ma è invertito il loro rapporto quantitativo.
Figura 16
Figura 17
Nelle figg. 18-19 abbiamo un tono identico d'inizio, colore viola. Nella fig. 18 esso suscita
un'impressione di caldo, perchè i colori contigui sono sempre più freddi, nella fig. 19 un'impressione di
freddo, in quanto i colori contigui sono sempre più caldi.
Figura 18
Figura 19
La fig. 21 rappresenta una serie di modulazioni di freddo-caldo in campo rosso-arancio.
Figura 21
La fig. 22
rappresenta una serie di modulazioni di freddo-caldo in campo verde-azzurro.
Figura 22
Queste modulazioni possono essere svolte a qualsiasi livello tonale, ma è preferibile servirsi di una
luminosità media; inoltre la variazione dei timbri cromatici non dovrebbe superare i quattro gradi
contigui del disco cromatico a didici parti. Un esercizio in rosso-arancio, oltre che dal rosso-arancio,
si può servire anche dell'arancio, del rosso e del rosso-viola; un esercizio in blu-verde, oltre che il
blu-verde, può utilizzare anche il verde, il giallo-verde, il blu e il blu-viola.
Dei sette contrasti di colore, il più sonoro è quello di freddo e caldo.
Esempi di utilizzo del contrasto di caldo e freddo sono:
La vetrata "La Belle Verrière" della cattedrale di Chartres (XII Sec.);
"Il concerto angelico" dell'altare di Isenheim di Matthias Grünewald (c. 1475-1528), Colmar, Museum
Unterlinden;
"Le moulin de la Galette" di Auguste Renoir (1841-1919), Parigi, Musée Jeu de Paume;
"Il Parlamento di Londra nella nebbia" di Claude Monet (1840-1926), Parigi, Musée Jeu de Paume;
"Natura morta con mele e arancie" di Paul Cézanne (1839-1906), Parigi, Musée Jeu de Paume.
visualizza galleria esempio
Letture consigliate:
"Arte del Colore" di Johannes Itten. Ed. il Saggiatore, Milano 1990;
"La Teoria dei Colori" di Johann Wolfgang Goethe. Ed. il Saggiatore, Milano 1989.